Mi piace parlare di dati, credo sia necessario nel mondo del lavoro, non si possono inventare diete e strategie alimentari senza avere l’avvallo degli studi scientifici nella scelta di un alimento rispetto ad un altro.
Anche se spesso c’è molta improvvisazione, soprattutto in un mondo nuovo, che si sta evolvendo, come il mondo dell’alimentazione…però credo che l’improvvisazione vada bene a teatro, non al lavoro!!!!
A tempo debito parleremo di sana alimentazione e delle scelte per mantenersi in forma e in buono stato di salute, adesso ritorniamo a quello che è il nostro argomento principale: le donne e lo sport.
Nel sito del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) si legge che nel 2017 il movimento sportivo federale raggiungeva i 4 milioni e 703 mila atleti tesserati, di cui il 28,2% donne, ovvero 1.326.246 donne tesserate.
La cosa bella è il fatto che si tratti di un trend in crescita.
Dei 13 medagliati alle ultime Olimpiadi invernali di Peyongecceccecceccecec, 9 sono donne.
Vediamo le statistiche del 2019?
Quali sono gli sport prettamente femminili e gli sport prettamente maschili, quelli unisex…
La statistica qui di seguito compara la distribuzione di donne e uomini che praticano sport in Italia, nel 2019.

Nel running c’è un bilanciamento tra i sessi, per il resto la prevalenza è maschile: nessuna novità sul fronte.
Una piccola considerazione sulla corsa: la prima maratona non Olimpica è stata New York, 5 mesi prima di quella di Boston.
Boston, dove ha corso nel 1967 la prima donna, Kathrine Switzer, fregando l’organizzazione, in quanto le donne non erano ammesse.
Nel 1971 la AAU (Amateur Athletics Union) pubblica un elenco di maratone a cui le donne possono partecipare, 48 anni fa!!!
La prima maratona non Olimpica è nata nel 1896, 75 anni prima dell’ufficializzazione del permesso di correre una maratona per una donna.
La prima donna italiana in maratona è stata Paola Pigni Cacchi, nel 1971 e ha chiuso in poco più di 3 ore.
Un pensiero sul calcio per concludere…2,5% delle intervistate gioca a calcio, il 10% in meno rispetto agli uomini…ma quale delle due nazionali è arrivata ai mondiali?!
Portando il calcio femminile alla ribalta e svegliando le menti assopite di chi non si accorge che il mondo sta cambiando, che anche le donne fanno sport e possono arrivare ad alti livelli (pur rimanendo sottopagate).
E comunque, secondo studi scientifici sulla fisiologia dello sport, una donna allenata batterà sempre un uomo non allenato. Quindi la superiorità fisica a priori è un falso mito, un po’ come Babbo Natale… mi spiace, ma non esiste!